Visioni Gourmet con lo Chef Enrico Bartolini

Visioni Gourmet con lo Chef Enrico Bartolini

In di D'Angelo Santa Caterina

L’Amore per la vita è anche la voglia di mangiarla

Siamo tutti d’accordo con lo Chef Enrico Bartolini, che non ha bisogno di troppe presentazioni, forse le sue stelle parlano da sé.
Sei ristoranti solo in Italia, oltre tre consulenze all’estero, per otto stelle in totale: due per la nuova guida Michelin prese proprio quest’anno, la terza all’interno del Mudec nel ristorante che prende il suo nome nel museo delle culture di Milano e che segue personalmente, ed un’ulteriore Stella al Glam di Venezia che si affianca a quella già conquistata. Così Bartolini si conferma lo chef più stellato d’Italia, lo chef italiano più stellato al mondo. I suoi piatti sono il racconto della sua storia, ricca di esperienze professionali non solo italiane.

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È stato un grande onore aprirgli le porte delle nostre cucine, in occasione del prestigioso evento: la serata di gala “Visioni Gourmet” tenutosi il 28 febbraio scorso, in esclusiva per Banca Generali Private.
Prima della grande cena abbiamo avuto l’onore di conoscere anche personalmente lo Chef che ci ha raccontato, in una mini-intervista, quali sono le sue ispirazioni nella creazione di un piatto. Frutto di sensazioni positive e lavoro di squadra, che si intrecciano ai ricordi del passato. Per la prima volta è stato ospite da D’Angelo Santa Caterina che ha definito “mozzafiato” proprio per la terrazza che affaccia sul Golfo di Napoli che è riuscito a trasportarlo nella storia, nei profumi e nei colori mediterranei che lo Chef immagina tutti accesi in un piatto.

Classicità contemporanea, questo è stato il trend della serata: la tradizione che si fonde con l’innovazione e con un’incessante sperimentazione che ha dato vita a sapori nuovi e al tempo stesso carichi di ricordi, dal forte impatto emozionale. Ecco perché, non dimenticheremo facilmente l’elegante e articolato menu realizzato per Visioni Gourmet, in collaborazione con la brigata di cucina di D’Angelo Santa Caterina guidata dallo Chef Giovanni Morra.

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E in una serata delle eccellenze non potevano non essere servite le eccellenze anche nel calice. Con un inizio in aperitivo servito in abbinamento allo Champagne Laurent-Perrier la cena è stata deliziata dai vini dell’azienda Fontanafredda, con la supervisione ed il supporto dei sommelier dell’Ais. La guida in sala dello staff di D’Angelo Santa Caterina è di Gennaro Varchetta.

Poco dopo, si sono accesi i fornelli della cucina, all’arrivo degli ospiti: finissima precisione, attenzione ad ogni dettaglio in un clima leggero e professionale. Lo Chef ha guidato la brigata in una scrupolosa sinfonia di sapori e tecniche culinarie che hanno dato vita ad una sfilata di piatti da 8 stelle Michelin.

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A tavola si giunge con un benvenuto degno di standing ovation. È proprio lo Chef Bartolini che prende la parola, insieme a Ida Giugliano, referente della comunicazione. Lo Chef desidera raccontare i suoi piatti, ognuno nato pensando ad una particolare materia prima di una delle città che lo hanno originato: dall’Alice in Saor, ripensando al Veneto e alla sua ricetta tradizionale che prevedeva le sarde, o i bottoni di olio e lime con polpo arrosto e salsa di caciucco ispirandosi al sugo tradizionale toscano che era il piatto delle feste della vigilia preparato dalle nonne o ancora il pesce dente, realizzato all’ossobuco milanese, ma utilizzando un pregiato pesce che è possibile pescare solo negli alti mari australiani: il toothfish. In ogni piatto si ha l’esatta consapevolezza che esiste un incessante lavoro di ricerca della qualità servita nella forma estetica più idonea e nel desiderio di rendere la tradizione sempre più contemporanea.
Alla fine dell’esperienza gastronomica, da vera rock star lo Chef ha fatto il suo ingresso in sala, insieme alla brigata di cucina, accolti con entusiasmo, meraviglia e affetto.

Un ringraziamo al Private di Banca Generali nella persona del dottor Corrado Liguori, partner dell’evento e di molte iniziative di prestigio e di solidarietà nel territorio campano e non solo.
È stata un’esperienza unica e formativa e non vediamo l’ora di ospitare nuovamente, nella nostra personale cartolina di Napoli, questa vera eccellenza italiana.

Le foto sono di Luciano Furia.

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