Effetto Maradona: lacrime, cori da stadio e sorrisi nei saloni di D’angelo

Effetto Maradona: lacrime, cori da stadio e sorrisi nei saloni di D’angelo

In di D'Angelo Santa Caterina

Diego torna a casa, nella sua Napoli e lo fa alla sua maniera: in grande stile. Effetto Maradona, il Galà per festeggiare la cittadinanza onoraria del Pibe, non si è tenuto a caso ieri da D’Angelo Santa Caterina, location storica della napoletanità. Avvolto dalla cartolina più bella del nostro golfo e coccolato dagli chef di D’Angelo e dalle ricette di Mimì alla Ferrovia, il campione ha abbracciato la sua città tra canti, sorrisi e ricordi. Ecco il racconto della festa.

«Mi sono sentito cittadino napoletano dal primo giorno in cui ho indossato la maglia numero 10»: così, con un’emozione nostalgica, ha rotto il ghiaccio Maradona alla conferenza stampa che ieri si è tenuta nei saloni di D’Angelo Santa Caterina per illustrare cosa accadrà stasera allo show organizzato da Alessandro Siani e patrocinato dal Comune di Napoli per festeggiare la cittadinanza onoraria conferita al Pibe

«Non potevo mancare ad una festa così bella, perché per portare il Napoli e la sua città al successo ho corso tanto, insieme ai miei compagni di squadra senza cui non avrei potuto realizzare i sogni che hanno riempito il San Paolo!» Chiude così le polemiche il campione, per lasciare spazio solo alla gioia del sentirsi a casa e ad una dedica a mamma Tota , che sarebbe stata molto felice di tutto questo affetto per il suo Diego.

«Tutti dicono che Maradona ha cambiato una generazione, ma anche la nostra generazione ha cambiato Diego- racconta commosso Alessandro Siani- lo scudetto, per una città tanto messa alla prova come Napoli, è stato più di riconoscimento calcistico: è stato uno scudo per difendersi dalle paure!»

La conferenza stampa nei saloni di D’Angelo è stata tutta un susseguirsi di commozione, canzoni, sorrisi, ricordi per quel San Paolo, mai più così pieno come ai tempi del Pibe.
E lui, Diego si è goduto la festa schivando ogni polemica.

Nulla di fatto anche per chi ha cercato di stimolare presunte rivalità, come quella con Marek Hamsik a un passo da lui nella classifica dei cannonieri azzurri: «Spero che di goal Hamsik ne faccia anche 20 più di me, se questo aiuta il Napoli a portare a casa lo scudetto per la mia città!»

Insomma, il cuore napoletano Diego lo ha sempre avuto, come del resto la passione per le tradizioni della nostra terra. E noi di D’Angelo, che di tradizioni siamo esperti, ce l’abbiamo messa tutta per coccolare il nostro campione e rinfrescargli la memoria su quanto sia bello tornare a casa. Come? Con le mille attenzioni che riserviamo sempre ai nostri ospiti! E qualche sorpresa in più come le lumache di mare : uno dei suoi piatti preferiti, che spesso ordinava proprio seduto ai tavoli di Mimì alla Ferrovia.

E poi un intero menu tutto di sapori partenopei: dalla pizza de La Notizia di Enzo Coccia , alle sfoglie di seppia con sbriciolata di tarallo, al risotto ai porcini e tartufi e al filetto alla Wallington preparati dagli chef Fabio Bisanti e Giovanni Morra di D’angelo, fino ai dolci della pasticceria Poppella e di Blue Moon.

«Dicono che io abbia fatto la storia, ma la mia storia ricomincia oggi!» – con queste parole Diego ha ringraziato per tutto l’affetto ricevuto, salutando tutti i suoi concittadini, anche quelli che non potrà incontrare e che porta nel cuore da sempre! In sottofondo lacrime e cori da stadio, perché al di là di ogni mega evento ufficiale, la passione per noi napoletani è sempre più forte di ogni conformismo e da stasera Maradona sarà il nostro Diego, ancora un po’ di più!

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