Sei una sposa #nofilter? Dimmi che make up scegli e ti dirò chi sei

Sei una sposa #nofilter? Dimmi che make up scegli e ti dirò chi sei

In di D'Angelo Santa Caterina

Il wedding code 2016 ha come mantra la trasparenza, per un giorno del sì senza filtri, o come vuole il linguaggio social #nofilter. E così anche in fatto di make up sposa, al tormentone del contouring si affianca quello dello strobing. Coprire o scoprire: questo è il problema, o meglio la differenza tra i due approcci. Due filosofie per due tipi di donne diversi. E tu che sposa sei: natural chic, o super accessoriata?

Abiti impalpabili, trasparenze e ricami a nudo sulla pelle, pettinature meno pompose e sfumature poco vibranti: la tendenza wedding 2016 punta al senza veli. E anche il make up non può che seguire questo trend. Al contouring, l’arte di scolpire i lineamenti usando il pennello per ridisegnarne le zone d’ombra si affianca lo strobing, una tecnica diversa che punta a mettere in luce le sporgenze.

La traduzione inglese è stroboscopico e l’ispirazione va proprio alle luci strobo delle discoteche. Un make up a tutta luminosità, che riduce le ombre  creando dei flash nelle zone in primo piano del viso. Dalla fronte, agli zigomi, è possibile minimizzare i difetti puntando i riflettori sui pregi, cioè scegliendo ad arte quali punti del viso far risplendere. Come? Creme illuminanti, colori iridescenti e prodotti effetto bagnato, sono i ferri del mestiere del make up artist, in questi casi.

« Il mood 2016, vuole occhi, labbra e guance con tonalità neutre- ci spiega Giovanni Alvino, make up artist- e la pelle in primo piano con consistenze leggere. Le lentiggini ad esempio sono da esaltare non da coprire. Così’ si scopre il bello di ogni donna»

Semplicità e naturalezza però riducono il potere di camuffamento dei difetti del make up, una variabile da tener presente in caso di difetti importanti. Il contouring invece usa texture più coprenti per avere una base più uniforme da scolpire e colori più intensi per creare i chiaroscuri.

Il consiglio è sempre quello di preparare la pelle molto in anticipo, anche sei mesi prima, rivolgendosi agli esperti, per evitare le sorprese dei trattamenti dell’ultimo minuto. Anche una dieta sana e un’idratazione costante possono migliorare qualunque performance di cosmesi. Il make sposa non deve cambiare il viso di una donna, ma esaltare il suo aspetto naturale. “Che donna sono?” è la base di ogni prima prova trucco. Il lavoro che verrà fuori dal passo a due con un professionista è un dialogo che armonizza tecnica e psicologia. Sognare è indispensabile quanto sentirsi se stesse.

E tu che sposa sei? Sbarazzina e natural chic, perfetta per un look senza coperture o precisa e multisfaccettata come un gioco di luci ed ombre? Raccontaci la tua sfumatura!

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