5 errori da evitare a tavola durante un banchetto di nozze

5 errori da evitare a tavola durante un banchetto di nozze

In di D'Angelo Santa Caterina

Quello dell’invitato a nozze è un duro mestiere, ma qualcuno lo deve pur compiere. Lungo restyling per essere al top, parecchio tempo in piedi (magari sui tacchi) tra cerimonia e location e l’attesa del buffet: il primo requisito del perfetto amico o parente degli sposi è la pazienza! Ma tra l’appetito che cresce e il sogno di assaggiare straordinari manicaretti, come quelli di D’Angelo Santa Caterina il galateo potrebbe cadere nel dimenticatoio, al momento di sedersi a tavola.

Ecco allora i 5 errori più comuni da evitare per mantenere un atteggiamento da lord anche di fronte ad una fame da lupi!

Buon appetito: sapevate che il galateo lo vieta? Può sembrare curioso, ma usare questa espressione prima di cominciare a mangiare è ritenuto un invito all’abbuffata, poco rispettoso delle buone maniere. Meglio cosi: un passaggio in meno, prima di lasciarsi andare ai piaceri della tavola

Lo smartphone. Anche se si tratta di uno scacciapensieri straordinario in attesa della portata successiva, per il galateo l’uso del telefonino a tavola,  va limitato. La sorpresa è che anche il rigido protocollo delle buone maniere, non vieta del tutto il cellulare al banchetto, l’importante è che l’apparecchio non venga appoggiato sulla tovaglia, ma venga riposto in tasca o in borsetta, magari ridimensionando il volume delle suonerie.

Il caffè. Alzi la mano chi non fa ruotare il cucchiaino nella tazzina per addolcire il caffè . Errore! Anche a Napoli, il galateo non fa sconti. Per essere in linea con le regole del bon ton il cucchiaino va usato muovendolo dall’alto verso il basso, per mescolare al meglio lo zucchero e mai portato alle labbra.

Il brindisi. Niente cin cin. Per essere chic, anche il brindisi di gruppo va contenuto, alzando solo leggermente i calici e senza tintinnìo dei calici.

Le posate. Per gli invitati più affamati il nemico numero uno, è di sicuro l’uso di forchetta e coltello. Esiste un preciso linguaggio che attraverso la posizione delle posate comunica al personale di sala il da farsi e che si ispira alle posizioni delle lancette dell’orologio. La pausa tra un boccone e l’altro è indicata dalla posizione  delle 20:20. Attenzione quindi ai falsi miti: sistemando le posate parallele e in verticale come ad indicare le 6,30, potreste vedervi sottratto il piatto dal cameriere, che vi crederà sazi.  Una bella idea per uno scherzetto ai parenti a tavola, no?

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